sabato 9 luglio 2011

Non Bruciateci Il Futuro: parte la raccolta firme



Partirà in questi giorni la raccolta firme per la petizione promossa da IDV, SEL e PRC “Non Bruciateci il Futuro”. Iniziativa finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza su uno dei tempi più scottanti che riguardano il nostro territorio, ma anche tutta Italia: i rifiuti. La situazione è drammatica, i dati parlano chiaro, nell’ATI 4 (provincia di Terni) la raccolta differenziata si attesta al 30% circa, con un aumento annuo del 2% , la direttiva europea fissa come obiettivo il 65% entro il 2012, con questi ritmi serviranno 16 anni per raggiungere il traguardo.
E’ giunto perciò il momento del cambio di passo, non sono più tollerabili politiche che vedono come unica soluzione per la chiusura del ciclo dei rifiuti l’incenerimento; l’unica alternativa concreta e utile è quella del riciclo. Si chiedono dunque politiche serie, che prevedano un vero investimento e una reale azione di educazione e sensibilizzazione verso i cittadini. Non è più possibile utilizzare inceneritori: impianti che inquinano e rendono invivibile il territorio, Terni questo lo sa bene.
Per tale motivo i tre partiti hanno deciso di intraprendere un percorso comune; la petizione, accompagnata da una mozione da presentare in tutti i consigli comunali dove siamo presenti in maniera congiunta. Le richieste formulate sono: un piano operativo che preveda la riduzione alla fonte dei rifiuti; il raggiungimento del 65% di differenziata, sfruttando anche la raccolta porta a porta che ancora non è partita nel nostro comune (uno dei pochi rimasti in regione); la costruzione di polo del riciclo, che vada a capitalizzare il valore del materiale differenziato (vedi Vedelago ) ed infine la promozione di un autentico governo pubblico locale del ciclo dei rifiuti che abbia lo scopo di garantire effettivamente gli interessi generali della collettività, con la strutturazione di un adeguato e trasparente sistema di controllo pubblico degli impianti e del ciclo produttivo.
Queste sono le basi che vengono richieste agli enti e alle istituzioni, unico percorso percorribile per trovare una soluzione tangibile al problema. Il tempo dell’attesa è finito, è arrivato il momento di agire e di agire in modo concreto e lungimirante, altrimenti le conseguenze saranno le stesse che si sono verificate in altri comuni italiani, con questo non si vuol far demagogia ma semplicemente risvegliare la cittadinanza, soprattutto la pià giovane, che sarà l’unica che pagherà le scelte sbagliate fatte in precedenza. Il futuro è il nostro e nessuno ce lo potrà portar via, quindi non fatevelo bruciare e soprattutto non fatevelo riempire di “monnezza”.

Lorenzo Di Schino resp prov Terni Dip Giovani IDV