Partirà in questi giorni la raccolta
firme per la petizione promossa da IDV, SEL e PRC “Non Bruciateci
il Futuro”. Iniziativa finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza
su uno dei tempi più scottanti che riguardano il nostro territorio,
ma anche tutta Italia: i rifiuti. La situazione è drammatica, i dati
parlano chiaro, nell’ATI 4 (provincia di Terni) la raccolta
differenziata si attesta al 30% circa, con un aumento annuo del 2% ,
la direttiva europea fissa come obiettivo il 65% entro il 2012, con
questi ritmi serviranno 16 anni per raggiungere il traguardo.
E’ giunto perciò il momento del
cambio di passo, non sono più tollerabili politiche che vedono come
unica soluzione per la chiusura del ciclo dei rifiuti
l’incenerimento; l’unica alternativa concreta e utile è quella
del riciclo. Si chiedono dunque politiche serie, che prevedano un
vero investimento e una reale azione di educazione e
sensibilizzazione verso i cittadini. Non è più possibile utilizzare
inceneritori: impianti che inquinano e rendono invivibile il
territorio, Terni questo lo sa bene.
Per tale motivo i tre partiti hanno
deciso di intraprendere un percorso comune; la petizione,
accompagnata da una mozione da presentare in tutti i consigli
comunali dove siamo presenti in maniera congiunta. Le richieste
formulate sono: un piano operativo che preveda la riduzione alla
fonte dei rifiuti; il raggiungimento del 65% di differenziata,
sfruttando anche la raccolta porta a porta che ancora non è partita
nel nostro comune (uno dei pochi rimasti in regione); la costruzione
di polo del riciclo, che vada a capitalizzare il valore del materiale
differenziato (vedi Vedelago )
ed infine la promozione di un autentico governo
pubblico locale del ciclo dei rifiuti che abbia lo scopo di garantire
effettivamente gli interessi generali della collettività,
con la strutturazione di un adeguato e
trasparente sistema di controllo pubblico degli impianti e del ciclo
produttivo.
Queste sono le
basi che vengono richieste agli enti e alle istituzioni, unico
percorso percorribile per trovare una soluzione tangibile al
problema. Il tempo dell’attesa è finito, è arrivato il momento
di agire e di agire in modo concreto e lungimirante, altrimenti le
conseguenze saranno le stesse che si sono verificate in altri comuni
italiani, con questo non si vuol far demagogia ma semplicemente
risvegliare la cittadinanza, soprattutto la pià giovane, che sarà
l’unica che pagherà le scelte sbagliate fatte in precedenza. Il
futuro è il nostro e nessuno ce lo potrà portar via, quindi non
fatevelo bruciare e soprattutto non fatevelo riempire di “monnezza”.
Lorenzo Di Schino
resp prov Terni Dip Giovani IDV
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