mercoledì 29 febbraio 2012

Liberate Rossella!


29 Febbraio 2012: BlogginDay per Rossella Urru

 Rossella coordina i progetti del Cisp in Algeria, lavorando da due anni al miglioramento e alla gestione degli aiuti umanitari. La notte tra il 22 e il 23 Ottobre 2011 è stata rapita da un gruppo di persone armate, verosimilmente della branca Saharawi di Al-Qaeda del Maghreb

sabato 25 febbraio 2012

CasaPound in Consiglio a Bastia, l'Idv solidale con gli ex partigiani


"E' molto grave che per l'ennesima volta un'amministrazione comunale di centrodestra si presti a concedere spazi pubblici a manifestazioni organizzate da associazioni che palesemente si richiamano a principi fascisti. In questo caso la giunta di Bastia Umbra si spinge a concedere la sala del consiglio comunale, simbolo dell'attività democratica repubblicana, nata proprio all'indomani della lotta di Liberazione dal nazifascimo. Aderiamo con forza e profonda convinzione all'appello dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, baluardo e garante dei valori della Resistenza, momento fondamentale della nostra storia a cui tutte le forze politiche e sociali culturalmente antifasciste hanno l'obbligo morale di ispirarsi. Per questo l'Italia dei Valori dell'Umbria parteciperà all'iniziativa sollecitata dall'Anpi per testimoniare la propria adesione agli ideali dell'antifascismo e rinnovare lo sdegno di fronte a questo genere di avvenimenti”. 
Massimiliano Gestroemi, coordinatore dipartimento regionale Diritti e Lavoro Italia dei Valori Umbria
Matteo Minelli, coordinatore regionale dipartimento Giovani Italia dei Valori Umbria

lunedì 20 febbraio 2012

Giovani idv: L'università pubblica resti laica




“Gravi e surreali -con queste parole i giovani dell’Italia dei Valori commentano le dichiarazioni di Mauro Cozzari  in merito alla polemica sull’apertura del corso di formazione postlaurea in responsabili di oratorio-. I pregiudizi di natura confessionale che caratterizzano l’Unione di Centro, portano i suoi esponenti a sostenere tesi risibili, come quelle secondo cui gli oratori adeguatamente finanziati  sono un veicolo di aumento a dismisura dell'occupazione e i responsabili di tali strutture possono essere paragonati a dei veri e propri manager. Questi mujaheddin nostrani –proseguono i ragazzi dell’IdV- mentre avanzano argomenti prive di ogni lucidità fingono di non cogliere la vera essenza della questione. Nessuno intende svilire l'importanza sociale di queste organizzazioni, né tanto meno intende porre limiti alla libertà religiosa.D'altro canto ribadiamo che la decisione di tenere all'interno dell'università pubblica un corso la cui dichiarata finalità è quella di creare un percorso  di vita in conformità con i dettami della Chiesa si pone in aperto conflitto con la natura laica delle nostre istituzioni. Se questa deve essere la modalità con cui il nostro Ateneo si apre ad enti privati non possiamo che esprimere la nostra ferma contrarietà a tali partnership. Speriamo vivamente- concludono i giovani dell’Italia dei Valori- che il Partito Democratico, a livello locale e nazionale, prenda definitivamente le distanze dall’Unione di Centro, una formazione intrinsecamente ostile alla cultura progressista e liberale. “

lunedì 13 febbraio 2012

IdV rimane coerente sul fronte dell'abolizione delle Province




Pieno sostegno ai consiglieri provinciali dell’Italia dei Valori che con coerenza hanno votato contro il documento promosso dall’Upi che chiede la sopravvivenza delle Province. L’IdV è stata l’unica forza ad esprimere parere negativo, dimostrandosi coerente con la propria linea politica e fedele al mandato ricevuto da quelle centinaia di migliaia di cittadini che hanno firmato per l’abolizione dell’ente. Stupisce invece l’atteggiamento di Pd, Pdl, Udc e socialisti, che si trovano uniti e in sintonia su una battaglia di retroguardia che ha il sapore di una difesa d’ufficio. Tanto più perché viene promossa da partiti, che a differenza del nostro, sostengono il governo Monti che ha deciso di svuotare di competenze le Province fino a renderle un ente del tutto superfluo da sopprimere nel giro di pochi anni. Insomma due pesi due misure: a Roma votano per l’abolizione a Perugia per il mantenimento. L’Italia dei Valori viceversa dà prova di avere uniformità di giudizi e operato, come peraltro aveva già dimostrato in occasione dell’approvazione della riforma endoregionale, quando il nostro gruppo a Palazzo Cesaroni si era impegnato affinché alle Province non fossero attribuite ulteriori deleghe. Siamo consapevoli che la sola abolizione di questa istituzione non avrà ripercussioni decisive sulla riduzione del nostro immenso debito pubblico e per questo vogliamo essere promotori di una forte razionalizzazione degli altri enti inutili. Al tempo stesso tuttavia siamo convinti che questo sia un primo grande segnale di cambiamento e rinnovamento da parte di una classe politica che rischia altrimenti di diventare sempre più autoreferenziale.

Giovani Italia dei Valori Umbria.
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giovedì 9 febbraio 2012

Meno Antimafia e Più Oratori?Idv Giovani Umbria non ci sta



“Come dice il rettore, l’Università deve aprire ai privati per superare la crisi. Se questo, però, significa chiudere il corso di legislazione antimafia per aprirne uno sugli animatori degli oratori non ci siamo”. I giovani dell’Italia dei Valori dell’Umbria commentano con una punta di sarcasmo l’apertura di un corso post laurea in progettazione, gestione e coordinamento dell’oratorio.
Crediamo che il ruolo dell’università pubblica sia centrale e insostituibile, tuttavia comprendiamo la necessità, in alcuni settori e in periodi difficili come questo, di reperire finanziamenti esterni. Nondimeno avremmo sperato che i criteri alla base delle partnership fossero il mantenimento o l’apertura di corsi di laurea e master di livello culturale e scientifico indiscutibile e con un forte orientamento alla creazione di specifiche competenze, immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Il corso di cui stiamo parlando - proseguono i giovani dell’Italia dei Valori - a detta del suo illustre promotore, monsignor Renato Boccardo, delegato CEI in materia di pastorale giovanile, non tende a formare figure proofessionali bensì vuole essere un'esperienza di vita in conformità con i dettami della chiesa cattolica.
Non possiamo accettare una deriva confessionale da parte di istituzioni pubbliche che devono essere laiche per dettato costituzionale. Allo stesso tempo risulta insopportabile vedere chiudere i battenti di corsi come legislazione antimafia, fiore all’occhiello del nostro ateneo. Queste decisioni, dettate da interessi particolari e da presupposti ideologici, condivisi in larga misura anche dal nuovo governo, non hanno nulla a che vedere con le reali necessità dell'Università. E non saranno iniziative come queste a risolvere l’annoso problema del calo di studenti a Perugia, con tutte le conseguenze economiche e sociali annesse”.

sabato 4 febbraio 2012

Violenze intollerabili: necessari provvedimenti urgenti


"Gli episodi efferati avvenuti in questi giorni nell’area nord di Perugia sono di inaudita gravità, urge un’immediata intensificazione delle azioni di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.” Così Matteo Minelli, coordinatore dei giovani dell’Italia dei Valori dell’Umbria, commenta i furti e le violenze verificatisi nelle ultime quarantotto ore a Resina e nelle zone limitrofe. “Il problema della sicurezza nelle aree periferiche del nostro comune è ormai da tempo sotto gli occhi di tutti, tuttavia nulla di concreto è stato fatto dalle istituzioni per impedire il verificarsi di questi esecrabili fatti. Di fronte ad una escalation di violenza di tale proporzione – proseguono i giovani idv- è necessario l’immediato stanziamento di ulteriori fondi per potenziare il monitoraggio di tutte le zone più isolate. Occorre moltiplicare il numero degli agenti sul territorio, impegnando anche i reparti di polizia locale in operazioni di pattugliamento e controllo. È necessario inoltre che la magistratura dia il via immediatamente alle indagini per individuare e perseguire le bande organizzate che sono attive nella nostra regione e in quelle confinanti. Non sono più giustificabili atteggiamenti attendisti e soluzioni al ribasso, che finirebbero da un lato per alimentare ulteriormente un clima di impunità e dall’altro per mortificare i cittadini onesti, a che invece meritano l’istantaneo e incondizionato sostengo di tutte le autorità locali.

foto da Repubblica