venerdì 14 gennaio 2011

Emendamenti al DAP - IdV Umbria


L’Italia dei Valori dell’Umbria in questi giorni ha espresso pubblicamente e in molteplici occasioni il proprio dissenso nei confronti del DAP( Documento Annuale di Programmazione), tanto nel metodo con il quale esso è stato licenziato dalla Giunta (senza alcuna preliminare riunione di maggioranza), quanto nel merito di alcune sue parti. Come Dipartimento Giovani, abbiamo partecipato al dibattito interno su tale questione, condividendo pienamente la posizione critica assunta dal nostro partito nei confronti di questo documento , nel quale sono riportate le linee guida per il governo della regione Umbria. Il DAP mentre da un lato risulta ricco di contraddizioni e ricolmo di schemi tradizionali di gestione, ormai obsoleti, dall’altro ci appare privo di alcuni passaggi fondamentali e innovativi in tema di ambiente , sanità, infrastrutture, politiche del lavoro. Per tali motivi stamani i nostri consiglieri regionali, Dottorini e Brutti, hanno presentato in una conferenza stampa a palazzo Cesaroni, le proposte di modifica, sotto forma di emendamenti, elaborate dai dipartimenti tematici dell’IdV dell’Umbria. Queste le principali modifiche richieste:

  1. Ambiente e agricoltura

  • A nostro avviso è necessario definire con maggiore precisione possibile l’ambito della green economy, affinché l’impatto ambientale sia veramente l’indicatore imprescindibile, sul quale identificare o meno l’appartenenza di un’impresa a questo settore, evitando sprechi di risorse pubbliche a favore di soggetti economici, che in realtà non seguono affatto i paradigmi dell’economia verde.

  • La sostenibilità ambientale deve essere necessariamente correlata al recupero della sostenibilità sociale.

  • Nel documento deve essere prevista la riconversione di alcuni siti altamente inquinanti (come Gualdo Cattaneo), in considerazione della crescente produzione energetica da fonti rinnovabili già riscontrabili.

  • Monitoraggio degli acquisti pubblici ecologici e introduzione di aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni locali.

  • Superamento nell’ambito dell’economia verde dei finanziamenti “ad personam” attraverso una verifica puntuale dei bandi fin ora concessi (in particolare nei settori della meccanica e della meccatronica).

  • Promozione e sostegno dell’agricoltura biologica per la sua valenza ambientale e per il ruolo di tutela dei consumatori, che essa riveste.

  • Cancellazione della parte relativa alla possibilità di introdurre in Umbria un agricoltura che utilizzi gli OGM.

  • Valorizzazione delle risorse energetiche autoctone di interesse agrario e dei progetti di tutela della biodiversità come l’archeologia arborea e il monitoraggio Beenet.

  • Risulta necessaria l’approvazione nel tempo più breve possibile di una legge sui GAS e per la promozione di alimenti a chilometri zero, di filiera corta e di qualità.

  • Introduzione di un piano regionale per la zootecnia sostenibile


  1. Informazione:

  • Introduzione, attraverso una specifica legge regionale, di attività di sostegno e stimolo all’informazione periodica locale, al fine di una maggiore democrazia e pluralismo, e alla formazione di una complessa identità legata al territorio e alle identità locali.


  1. Sanità:

  • Il Dap non accenna minimamente alla vicenda Sanitopoli, creando un gravissimo buco politico, poiché tali vicende hanno dimostrato la necessità di introdurre nuovi criteri di nomina per ciò che concerne la scelta delle dirigenze e delle presidenze delle ASL, abbandonando le vecchie modalità basate solo sugli equilibri politici e incentivando le competenze e le esperienze nel campo specifico come nuovi parametri per la scelta degli individui.


  1. Infrastrutture:

  • Nel documento non vengono stabilite le priorità degli interventi da apportare, ma vengono messi tutti sullo stesso piano, dalla messa in sicurezza della E45 all'introduzione di Perugia nella rete nazionale ferroviaria, passando per il collegamento Perugia-Ancona, alla trasformazione in autostrada della stessa E45. Su tale tematica è fondamentale perciò stabilire quali sono gli interventi di maggiore importanza; l'IDV Umbria mette un accento su quella che è la messa in sicurezza della E45, introducendo la corsia di emergenza e mantenendo tale strada gratuita, considerandola come unica alternativa all'Autostrada del Sole; poi sicuramente la necessità di riportare l'Umbria all'interno delle tratte ferroviarie nazionali, dato che l'ultimo anno sia Terni ha subito una diminuizione dei treni non regionali e Perugia è totalmente tagliata fuori da questa mappa e ha come unico collegamento la bretella con Terontola.


  1. Economia:

  • Valorizzare le eccellenze in tema di agroalimentare, attraverso un sistema di certificazione dei prodotti tradizionali umbri.

  • Valorizzare le risorse idriche regionali e aumentare i canoni di concessione per l’imbottigliamento di acque minerali.

  • Organizzare la Giornata regionale del commercio Equo e Solidale


  1. Rifiuti

  • Applicazione del PRGR nei suoi punti fondamentali

  • Investire risorse su un corretto sistema di raccolta differenziata

  • Introduzione di forme di sostegno ai comuni che adotteranno la strategia “Rifiuti Zero”

  • Chiusura della discarica di Pietramelina entro i primi sei mesi del 2011.


Questa non è la prima circostanza, nel corso di questa legislatura, nella quale il gruppo IdV si oppone con fermezza a proposte della maggioranza che vanno nella direzione contraria alle necessità della cittadinanza e perpetuano vecchi schemi e consolidati sistemi di potere. In occasione, ad esempio, dell’approvazione del cosiddetto “piano casa regionale”, i consiglieri IdV hanno espresso dure critiche su alcuni emendamenti presentati da PD e PDL, che permettevano l’aumento indiscriminato di cubatura degli edifici, la possibilità di costruire anche in zone rurali e di interesse paesaggistico, e infine lo smaltimento di rifiuti speciali dell’edilizia in siti di stoccaggio tradizionali. Come Dipartimento Giovani abbiamo sentito la necessità di condividere e sostenere tale percorso intrapreso dai nostri consiglieri, poiché rispecchia appieno il nostro modo e la nostra futura volontà di fare politica. Le forze di maggioranza, soprattutto il PD, non devono vedere in questa azione un “gioco politico”, ma devono cogliere il significato più alto che ha tale atto ha, ovvero quello di promuovere uno sviluppo della nostra regione, basato su nuovi modelli sociali, culturali ed economici. Parallelamente, tuttavia, ci poniamo anche un altro obiettivo: vogliamo ammonire il PD, che da oggi in poi dovrà essere cosciente del fatto che in consiglio regionale è presente per la prima volta un partito che non si piega a delle scelte dannose per la cittadinanza e il territorio in cambio di favori e clientele. Vogliamo altresì dimostrare che la politica basata sul consociativismo e sul malcostume, priva di principi morali, produce una serie di fenomeni degenerativi in ogni ambito della vita istituzionale e sociale della regione. Siamo convinti che gli Umbri saranno al nostro fianco in questa battaglia. E' giunto il momento di stabilire le priorità, di fare delle scelte che giovinoveramente alla regione intera e ai cittadini.

Idv Giovani Umbria

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