martedì 12 aprile 2011

La differenziata si rivela un bluff e la tassa sui rifiuti cresce a dismisura



Il successo di una buona raccolta differenziata parte inevitabilmente dal coinvolgimento informato e premiante della popolazione. A Perugia a partire dall'aumento ingiustificato della Tia giungono molteplici segnali che non incoraggiano la popolazione ad impegnarsi in prima persona nella differenziazione dei rifiuti. Il concetto stesso di tassa, parametrata in base al numero di persone che compongono il nucleo familiare ed i metri quadri di abitazione, senza considerare in alcun modo la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti rischia di creare elementi concreti di demotivazione .
Probabilmente la tournée di assessori e dirigenti Gesenu nei cva della città non è il sistema di comunicazione più adatto a promuovere una informazione capillare e divulgare una nuova cultura nel modo di produrre e gestire i rifiuti.  Laddove la raccolta differenziata è divenuta una proficua realtà la fase di educazione ed informazione è stata seguita con serietà secondo il criterio del porta a porta. A Capannori sono state coinvolte le associazioni del territorio in una azione di fidelizzazione mediata da figure estranee al business dei rifiuti ed accettate dai cittadini come mediatori super partes.
Che a Perugia questa fase risulti quantomeno incompleta  lo dimostrano i raccoglitori indifferenziati e non stracolmi, con i sacchetti della spazzatura accumulati attorno. Foto come queste possono essere scattate quotidianamente in vari quartieri sia centrali che periferici così come in pieno parco fluviale del Tevere. 
Una situazione assolutamente inaccettabile che non può essere certo imputabile ad un differente grado di civiltà tra i cittadini di Perugia e quelli di altre città come Capannori o La Spezia. È chiaro che deve essere individuato un motivo e a nostro avviso va ricercato nel modo in cui questa delicata fase di transizione è stata programmata ed attuata. In molte zone sono arrivati prima i cassonetti delle informazioni mettendo in seria difficoltà soprattutto gli anziani e le famiglie di immigrati. Ci sembra impossibile che  l'amministrazione e la ditta che gestisce la raccolta non percepiscano segnali tanto evidenti e chiari, come evidente e chiaro è che in questo modo ci si va incamminando verso un insuccesso della raccolta differenziata Un insuccesso prevedibile e probabilmente programmato che va a braccetto con la pervicacia con cui alcuni amministratori stanno perseguendo l'individuazione del sito e la  realizzazione di un inceneritore per la chiusura del ciclo dei rifiuti.


Claudio Santi - dipartimento ambiente 
Matteo Minelli - dipartimento giovani


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