lunedì 4 aprile 2011

..Inceneriamoli..


Il 29 marzo scorso, a Palazzo Cesaroni, si parlava di finanziaria. Da votare c'erano 4 documenti: il bilancio, la legge finanziaria, il collegato e il pluriennale 2011-2013. Di finanziaria e bilancio parleremo più tardi; concentriamoci sul collegato, cosa sarà mai? Pensate intensamente... ebbene si, ancora lui: l'inceneritore. Locchi e Rometti non hanno proprio digerito il no alla chiusura del ciclo dei rifiuti ed hanno tentato di ripresentare la proposta, passando dalla finestra. Sono stati stanati quasi subito, con l'accusa, addirittura, di avere alle spalle “poteri forti”. La disapprovazione e l'opposizione più dura e concreta, sono sempre portate avanti e gestite dall'IdV, con la premiata ditta Dottorini-Brutti, spalleggiati e sostenuti, come ormai è prassi, dal PRC (Stufara). Inutile spiegare ancora le alternative, le controindicazioni e gli svantaggi al così detto termovalorizzatore, che di valorizzante non ha assolutamente nulla, meno che mai l'aspetto energetico..forse farà aumentare il valore del portafogli di qualcuno!? Ai posteri la sentenza.

Da tutto questo ambaradan, emergono, comunque, due dati importanti in termini politici a livello territoriale. Il primo, è che l'unico vero partito di opposizione e proposta, che si pone come un'alternativa vera alla sinistra, con idee riformiste e progressiste è l'IdV, che qui in Umbria rappresenta anche un'eccezione, per certi aspetti, rispetto al resto d'Italia. Il secondo è che il PD non è più in grado di essere un partito di governo vicino alla gente (per lo meno in Umbria), non ha prospettive future, non investe sui giovani e non fa una politica con progetti a medio-lungo termine: in sostanza, si guarda all'immediato beneficio (spesso e volentieri economico) e mai ad un beneficio futuro, finalizzato ad un miglioramento della qualità della vita. Tutto ciò ce lo conferma la finanziaria regionale: andando ad analizzare gli investimenti si evincono diverse posizioni e scelte. Tralasciando il cospicuo investimento sulla sanità, che rappresenta più del 50% dei 2 miliardi ed 800 milioni della manovra, saltano all'occhio le sostanziali differenze fra i circa 400 milioni di euro divisi tra gli organi istituzionali e l'amministrazione generale, contro i soli 89 per il lavoro e la formazione, i 16 per il sociale e i circa 46 per la cultura. Nota dolente è anche il turismo, al penultimo posto con soli 13 milioni. Dulcis in fundo c'è la questione dei trasporti e della mobilità, che per mole di investimento è al secondo posto: la decisione dovrà essere motivata visto che, il settore dei trasporti pubblici, nella regione, è quello che ha subito ingenti aumenti diffusi su tutto il territorio, raggiungendo anche il record negativo a Perugia, con il ticket più caro d'Italia.

Cari ragazzi, ecco a voi la politica che hanno in mente i nostri dirigenti regionali, con questi investimenti avremo ripercussioni inevitabili a tutti i livelli (comunali e provinciali); come sempre l'alibi sarà quello dei tagli adoperati dal governo nazionale.. almeno finché a governare sarà il centro destra, perchè poi, se per assurdo vincessero le elezioni, quale scusa si inventeranno ancora per giustificarsi!?

E' arrivato, perciò, il momento di mettersi in gioco e di iniziare a sporcarsi le mani in prima persona; l'impegno politico, ma sopratutto, civico, di tutti è fondamentale per risollevare lo sorti di un territorio che sta attraversando un momento difficile, causato da molteplici fattori. Ovviamente non tutti i problemi possono essere imputati a chi ci governa, ma dimostrare di essere cittadini informati e preparati sarà un modo per far sentire il fiato sul collo e mettere un po' di giudizio a coloro che ci amministrano.


Lorenzo Di Schino


foto da crumbria

Nessun commento:

Posta un commento