sabato 30 aprile 2011

Giovani IdV Umbria a sostegno della Rete Antifascista

la nostra locandina realizzata in occasione dell'Anniversario della Liberazione dell'Italia dal fascismo. 


Oggi 30 aprile sia a Terni che ad Orvieto gruppi neofascisti mascherati da associazione di promozione sociale propongono un'iniziativa editoriale; finalizzata a sostenere una sorta di revisionismo storico. Non serve entrare nel merito per capire che questa cerchia di individui cerca di insinuarsi ed entrare a far parte del tessuto sociale della nostra provincia. Tale territorio, storicamente, li ha sempre respinti ed estirpati come la malerba. E' stato possibile ciò per due motivi: la profonda e radicata cultura partigiana e antifascista della nostra provincia e l'ottimo operato che fanno le Associazioni Antifasciste sul territorio, promuovendo incontri ed iniziative culturalmente valide e necessarie a una crescita, soprattutto dei più giovani.
Per tale motivo i giovani dell'IDV della provincia di Terni esprimono il massimo sostegno alle iniziative promosse dalla Rete Antifascista in tale data: un presidio a Terni e una manifestazione ad Orvieto. Tutti i cittadini dovrebbero essere al fianco di questi ragazzi che quotidianamente si impegnano per affermare principi come l'uguaglianza, il rispetto e la tolleranza; persone che difendono il nostro territorio dalla minaccia fascista e che lottano perchè mai si vadano a riaffermare tali valori come fede politica. Come diceva Pertini il fascismo è l'antitesi della fede politica, perchè opprimeva tutti coloro che non la pensavano così; ecco questa gente ci difende dall'oppressione, più o meno come ci hanno difeso i nostri nonni partigiani 60 anni fa.

Lorenzo Di Schino coord prov IDV giovani


Comunicato Stampa Idv Terni


"Non vogliamo che sull'approvazione del bilancio in Consiglio comunale ci siano 
incertezze o si giochino partite di altra natura". Un messaggio chiaro 
quello che gli esponenti dell'Italia dei Valori Tommaso Filidei e 
Claudio Campili, rispettivamente coordinartore cittadino e capogruppo 
in consiglio, lanciano all'intero quadro politico ternano. "La manovra 
che domani approderà in Consiglio è il risultato di una saggia e 
consapevole mediazione con i tagli indiscriminati del Governo centrale.
Si è provveduto innanzitutto a lasciare immutati i prezzi dei servizi e
delle tariffe a carico dei cittadini e al sostanziale mantenimento 
delle risorse destinate al welfare e all’istruzione, tagliando le spese 
per il personale, i consumi, le utenze, i contratti di servizio, 
incidendo sui costi della politica, operazione sempre positiva, a 
maggior ragione in periodi di ristrettezze economiche.
L'Italia dei 
Valori - proseguono Filidei e Campili - guarda con preoccupazione alla 
pericolosa manovra che tende a spaccare il Pd e tenta una parte di esso 
a intraprendere scelte politiche vecchie e logore. Questi comportamenti 
generano gravi storture istituzionali, culminati con l'astensione del
Presidente della Commissione bilancio dal bilancio stesso. Non 
vogliamo, poi, neanche prendere in considerazione le voci sull'origine 
di questi contrasti, originati da motivi del tutto estranei alla buona 
politica, con particolare riferimento alla “ghiotta” partita della 
gestione di alcuni servizi sociali. Ciascuno - concludono Filidei e 
Campili - deve assumersi le proprie responsabilità derivanti da un 
mancato appoggio al documento di bilancio. Le conseguenze sarebbero 
gravissime, di fronte a una città che ha quanto mai bisogno di un 
governo forte, deciso ad affrontare i seri problemi di Terni".

giovedì 21 aprile 2011

La Verità Sul Nucleare



La promozione dei Referendum si è ufficialmente aperta, in Umbria, con il Question Time promosso da noi ragazzi dell'IDV con l'importante apporto e sostegno ricevuto dal “nostro” Comitato Referendario, che vanta personalità legate al mondo scientifico, capaci di dare spiegazioni oggettive e punti di vista necessari per comprendere quanto negativa e sconveniente sia la scelta del Nucleare, e quali effetti causerà al nostro territorio e al nostro portafoglio.


L'iniziativa ha avuto un discreto successo, vista anche la buona partecipazione e il livello del dibattito, che è andato a sviscerare tutte la tematiche inerenti a tale questione. Si è partiti parlando del problema della sicurezza delle centrali, dei rischi per la popolazione, passando per l'incognita che riguarda lo stoccaggio delle materie di scarto, fino ad arrivare ad un'analisi prettamente economica che analizzava la situazione costi-benefici che lo Stato dovrà affrontare. Questo, forse, è stato l'elemento di maggior interesse e curiosità, visto che è anche l'aspetto meno conosciuto, sia dai cittadini che dagli addetti ai lavori, dato che, anche in realtà estranee alla nostra, dove già sono presenti centrali nucleari da anni, solo oggi si inizia a presentare tale discussione.


Non è stata sottovalutata nemmeno la lungimiranza che la nostra classe dirigente avrebbe dovuto avere, anni fa, in merito alle energie rinnovabili: anche su questo terreno siamo rimasti indietro, sia per ciò che concerne l'innovazione e la ricerca, ma anche per l'installazione e lo sfruttamento di queste risorse. Il messaggio che è stato inviato è stato chiaro e non poteva essere frainteso in alcun modo: il solare, l'eolico, il geotermico sono il futuro.
Proprio questo è stato il senso di tutto l'incontro infatti, il punto cardine è il FUTURO: di una generazione e di un paese. Votare è la nostra unica arma, proveranno a togliercela con il D.L. Omnibus (fresco fresco), ma noi dobbiamo essere più forti di loro, andare alle urne e mettere 4 si, perchè anche l'acqua pubblica e il legittimo impedimento riguardano il nostro futuro ed è per questo che dobbiamo impegnarci e lottare. Quindi 4 si per dire no!



martedì 12 aprile 2011

La differenziata si rivela un bluff e la tassa sui rifiuti cresce a dismisura



Il successo di una buona raccolta differenziata parte inevitabilmente dal coinvolgimento informato e premiante della popolazione. A Perugia a partire dall'aumento ingiustificato della Tia giungono molteplici segnali che non incoraggiano la popolazione ad impegnarsi in prima persona nella differenziazione dei rifiuti. Il concetto stesso di tassa, parametrata in base al numero di persone che compongono il nucleo familiare ed i metri quadri di abitazione, senza considerare in alcun modo la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti rischia di creare elementi concreti di demotivazione .
Probabilmente la tournée di assessori e dirigenti Gesenu nei cva della città non è il sistema di comunicazione più adatto a promuovere una informazione capillare e divulgare una nuova cultura nel modo di produrre e gestire i rifiuti.  Laddove la raccolta differenziata è divenuta una proficua realtà la fase di educazione ed informazione è stata seguita con serietà secondo il criterio del porta a porta. A Capannori sono state coinvolte le associazioni del territorio in una azione di fidelizzazione mediata da figure estranee al business dei rifiuti ed accettate dai cittadini come mediatori super partes.
Che a Perugia questa fase risulti quantomeno incompleta  lo dimostrano i raccoglitori indifferenziati e non stracolmi, con i sacchetti della spazzatura accumulati attorno. Foto come queste possono essere scattate quotidianamente in vari quartieri sia centrali che periferici così come in pieno parco fluviale del Tevere. 
Una situazione assolutamente inaccettabile che non può essere certo imputabile ad un differente grado di civiltà tra i cittadini di Perugia e quelli di altre città come Capannori o La Spezia. È chiaro che deve essere individuato un motivo e a nostro avviso va ricercato nel modo in cui questa delicata fase di transizione è stata programmata ed attuata. In molte zone sono arrivati prima i cassonetti delle informazioni mettendo in seria difficoltà soprattutto gli anziani e le famiglie di immigrati. Ci sembra impossibile che  l'amministrazione e la ditta che gestisce la raccolta non percepiscano segnali tanto evidenti e chiari, come evidente e chiaro è che in questo modo ci si va incamminando verso un insuccesso della raccolta differenziata Un insuccesso prevedibile e probabilmente programmato che va a braccetto con la pervicacia con cui alcuni amministratori stanno perseguendo l'individuazione del sito e la  realizzazione di un inceneritore per la chiusura del ciclo dei rifiuti.


Claudio Santi - dipartimento ambiente 
Matteo Minelli - dipartimento giovani


mercoledì 6 aprile 2011

6 Aprile 2009 - 6 Aprile 2011: E ancora non c'è niente da ridere




Nella Casa dello Studente c'erano dei Ragazzi come noi.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che c'è qualcuno
direttamente responsabile della loro morte.





martedì 5 aprile 2011

Vado Via/Resto..?


Sembra sempre che piu' in basso di cosi' non si possa scendere, che la mossa peggiore, questo governo, l'abbia già fatta e che il fondo sia già stato raggiunto, toccato e superato. E invece no. Invece con una cadenza piu' o meno regolare, si presenta una situazione che fino al giorno prima non era immaginabile: qualcuno ancora rimane sconvolto, indignato, scandalizzato. Qualcuno. La maggiorparte della gente, ormai, è assuefatta, anestetizzata, legge il titolone sul giornale e passa oltre, chi per disinteresse, chi per stanchezza, chi perchè “tanto sono tutti uguali”. E per quei qualcuno diventa sempre piu' difficile controbattere, rispondere, sperare nel cambiamento, lavorare per il cambiamento: sono sempre di piu', infatti, quelli che scelgono di andarsene. Solo lo scorso anno piu' di 110mila italiani (quasi quanto l'intera popolazione di Terni) hanno scelto di fare la valigia e lasciare il loro Paese: tanti i famosi “cervelli in fuga”, studiosi, scienziati, ricercatori che qui non fanno che scontrarsi con l'evidenza che con la ricerca e la cultura in Italia non si mangia; tanti che non trovano lavoro; tanti che non trovano un lavoro adeguato ai tanti anni di studio che hanno alle spalle. Ognuno di noi ha almeno un amico che dopo l'Erasmus o una qualsiasi esperienza all'estero ha deciso di trasferirsi in pianta stabile dopo la laurea: vedere la differenza, vedere che è possibile un paese in cui, ad esempio, l'Università è davvero per tutti e il Merito è l'unico metro di giudizio, rende difficile tornare a confrontarsi con la nostra terra dell'immobilità. Ed il punto è proprio questo: chi potrebbe dare la svolta a questo paese, chi potrebbe farlo cambiare, chi potrebbe costituire la vera, nuova, classe politica, se ne va, mentre chi vuole continuare a fertilizzare la terra dei cachi vi rimane saldamente radicato. Non è un'accusa: la mia paura è proprio di essere, un giorno, “costretta” a fare la valigia, perchè la verità è che io non voglio andare via, per quanto i motivi per partire siano molti, molti di piu' rispetto a quelli per restare, non voglio andare a cercare altrove quello che il mio paese dovrebbe offrirmi. A questo punto pero' credo che questo governo, e con lui la parte mediocre di questo paese, abbia sempre avuto un piano ben congegnato, basato proprio su questa escalation di immoralità, di illegalità e pochezza. Non ci è voluto molto, infondo, perchè tutto questo dilagasse: il terreno era già reso fertile dall'individualismo e dalla mancanza di quel senso di “popolo” che tanto preoccupava D'Azeglio 150 anni fa, perchè gli italiani infondo si sentono uniti e solidali solo quando la nazionale di calcio vince i mondiali (e considerando che la cosa avviene piu' o meno ogni 25 anni, capirete la gravità della situazione..). Una fabbrica che chiude per trasferirsi dove la manodopera costa meno, è un problema esclusivo degli operai che ci lavoravano; i tagli all'università e alla cultura sono un problema esclusivo dei ricercatori; la scuola che non rinnova il contratto ai docenti, è un problema esclusivo degli insegnanti. Persino un terremoto che cancella una città, è un problema esclusivo di chi ha perso la casa, la famiglia, gli amici, figuriamoci quanto può interessarci di chi è talmente disperato che vende tutto quello che ha per comprarsi la possibilità di salire su una barchetta sperando di arrivare dall'altra parte del mare. Ed è per questo che il telegiornale della prima rete televisiva pubblica, puo' permettersi di glissare sul fatto che il nostro premier, pluriinquisito come in nessuna altra parte del Mondo, va a Lampedusa a declamare il suo shopping immobiliare (alla faccia di chi casa non ce l'ha!) per spostare i riflettori da Montecitorio, dove i suoi lacchè spignono per l'ennesima legge ad personam. Perchè concretamente, se domani il premier non va in tribunale o uno dei suoi reati cade in prescrizione, nella quotidianità dell'italiano medio non cambia nulla. Ogni categoria, civile o professionale, alza la testa solo quando è il proprio orticello ad essere messo in discussione, come se non ci fossero connessioni, come se non fossero indispensabili una all'altra. E credo che sia il sentirsi isolati, a spingere sulla decisione di fare la valigia: esattamente quello che il governo, e la parte mediocre di questo Paese, desiderano. Cerchiamo di non andarcene, cerchiamo di non lasciare ancora piu' margine di distruzione a chi pensa solo al proprio metroquadro, cerchiamo di smettere di essere solo un popolino e diventiamo finalmente un popolo vero.

lunedì 4 aprile 2011

..Inceneriamoli..


Il 29 marzo scorso, a Palazzo Cesaroni, si parlava di finanziaria. Da votare c'erano 4 documenti: il bilancio, la legge finanziaria, il collegato e il pluriennale 2011-2013. Di finanziaria e bilancio parleremo più tardi; concentriamoci sul collegato, cosa sarà mai? Pensate intensamente... ebbene si, ancora lui: l'inceneritore. Locchi e Rometti non hanno proprio digerito il no alla chiusura del ciclo dei rifiuti ed hanno tentato di ripresentare la proposta, passando dalla finestra. Sono stati stanati quasi subito, con l'accusa, addirittura, di avere alle spalle “poteri forti”. La disapprovazione e l'opposizione più dura e concreta, sono sempre portate avanti e gestite dall'IdV, con la premiata ditta Dottorini-Brutti, spalleggiati e sostenuti, come ormai è prassi, dal PRC (Stufara). Inutile spiegare ancora le alternative, le controindicazioni e gli svantaggi al così detto termovalorizzatore, che di valorizzante non ha assolutamente nulla, meno che mai l'aspetto energetico..forse farà aumentare il valore del portafogli di qualcuno!? Ai posteri la sentenza.

Da tutto questo ambaradan, emergono, comunque, due dati importanti in termini politici a livello territoriale. Il primo, è che l'unico vero partito di opposizione e proposta, che si pone come un'alternativa vera alla sinistra, con idee riformiste e progressiste è l'IdV, che qui in Umbria rappresenta anche un'eccezione, per certi aspetti, rispetto al resto d'Italia. Il secondo è che il PD non è più in grado di essere un partito di governo vicino alla gente (per lo meno in Umbria), non ha prospettive future, non investe sui giovani e non fa una politica con progetti a medio-lungo termine: in sostanza, si guarda all'immediato beneficio (spesso e volentieri economico) e mai ad un beneficio futuro, finalizzato ad un miglioramento della qualità della vita. Tutto ciò ce lo conferma la finanziaria regionale: andando ad analizzare gli investimenti si evincono diverse posizioni e scelte. Tralasciando il cospicuo investimento sulla sanità, che rappresenta più del 50% dei 2 miliardi ed 800 milioni della manovra, saltano all'occhio le sostanziali differenze fra i circa 400 milioni di euro divisi tra gli organi istituzionali e l'amministrazione generale, contro i soli 89 per il lavoro e la formazione, i 16 per il sociale e i circa 46 per la cultura. Nota dolente è anche il turismo, al penultimo posto con soli 13 milioni. Dulcis in fundo c'è la questione dei trasporti e della mobilità, che per mole di investimento è al secondo posto: la decisione dovrà essere motivata visto che, il settore dei trasporti pubblici, nella regione, è quello che ha subito ingenti aumenti diffusi su tutto il territorio, raggiungendo anche il record negativo a Perugia, con il ticket più caro d'Italia.

Cari ragazzi, ecco a voi la politica che hanno in mente i nostri dirigenti regionali, con questi investimenti avremo ripercussioni inevitabili a tutti i livelli (comunali e provinciali); come sempre l'alibi sarà quello dei tagli adoperati dal governo nazionale.. almeno finché a governare sarà il centro destra, perchè poi, se per assurdo vincessero le elezioni, quale scusa si inventeranno ancora per giustificarsi!?

E' arrivato, perciò, il momento di mettersi in gioco e di iniziare a sporcarsi le mani in prima persona; l'impegno politico, ma sopratutto, civico, di tutti è fondamentale per risollevare lo sorti di un territorio che sta attraversando un momento difficile, causato da molteplici fattori. Ovviamente non tutti i problemi possono essere imputati a chi ci governa, ma dimostrare di essere cittadini informati e preparati sarà un modo per far sentire il fiato sul collo e mettere un po' di giudizio a coloro che ci amministrano.


Lorenzo Di Schino


foto da crumbria