Ormai
da alcuni giorni un ordinanza del Comune di Perugia vieta agli
abitanti di Solfagnano Alto e Cotavolino di attingere all’acqua
potabile. Quest’ultima risulta infettata da alcune colonie di
enterococchi, pare a causa di una mancata somministrazione di cloro.
Ad oggi Umbra Acque non è in grado di affermare con sicurezza la
provenienza del batterio; l’unica certezza è che i disagi per gli
abitanti si protrarranno almeno sino a lunedì prossimo, data entro
cui saranno effettuati nuovi esami di laboratorio e operazioni di
sterilizzazioni delle condutture. Fino a quel momento i residenti
saranno costretti a rifornirsi mediante autobotti predisposte a
determinati orari, con pesanti disagi in particolare per gli anziani
costretti a recarsi nelle limitrofe frazioni per acquistare acqua in
bottiglia. Non è la prima volta che i residenti del luogo, si
trovano a convivere con problemi legati alla gestione del sistema
idrico. In passato particolarmente gravi erano stati diversi episodi
di sversamento delle fognature con conseguenti danni ad alcune
abitazioni. Negli ultimi tempi eventi come: interruzioni di servizio
sempre più frequenti e senza preavviso, rottura delle tubature,
fuoriuscita delle acque nere, sono stati sempre più frequenti in
diverse località del comune di Perugia. Queste le conseguenze per i
cittadini della parziale privatizzazione dei servizi idrici avvenuta
nell’ultimo decennio: aumento delle bollette e diminuzione delle
prestazioni di controllo. Perciò , anche in seguito all’attuazione
del mandato referendario, sarebbe opportuno che anche Umbria Acque
torni ad una gestione più attenta delle nostre risorse idriche,
tanto aumentando l’attività di manutenzione delle condutture, così
da limitare le perdite e gli sprechi, come pure togliendo la tassa
del 7% sul capitale investito.
Nessun commento:
Posta un commento