venerdì 5 agosto 2011

Ancora disservizi, Umbria Acque latita


Ormai da alcuni giorni un ordinanza del Comune di Perugia vieta agli abitanti di Solfagnano Alto e Cotavolino di attingere all’acqua potabile. Quest’ultima risulta infettata da alcune colonie di enterococchi, pare a causa di una mancata somministrazione di cloro. Ad oggi Umbra Acque non è in grado di affermare con sicurezza la provenienza del batterio; l’unica certezza è che i disagi per gli abitanti si protrarranno almeno sino a lunedì prossimo, data entro cui saranno effettuati nuovi esami di laboratorio e operazioni di sterilizzazioni delle condutture. Fino a quel momento i residenti saranno costretti a rifornirsi mediante autobotti predisposte a determinati orari, con pesanti disagi in particolare per gli anziani costretti a recarsi nelle limitrofe frazioni per acquistare acqua in bottiglia. Non è la prima volta che i residenti del luogo, si trovano a convivere con problemi legati alla gestione del sistema idrico. In passato particolarmente gravi erano stati diversi episodi di sversamento delle fognature con conseguenti danni ad alcune abitazioni. Negli ultimi tempi eventi come: interruzioni di servizio sempre più frequenti e senza preavviso, rottura delle tubature, fuoriuscita delle acque nere, sono stati sempre più frequenti in diverse località del comune di Perugia. Queste le conseguenze per i cittadini della parziale privatizzazione dei servizi idrici avvenuta nell’ultimo decennio: aumento delle bollette e diminuzione delle prestazioni di controllo. Perciò , anche in seguito all’attuazione del mandato referendario, sarebbe opportuno che anche Umbria Acque torni ad una gestione più attenta delle nostre risorse idriche, tanto aumentando l’attività di manutenzione delle condutture, così da limitare le perdite e gli sprechi, come pure togliendo la tassa del 7% sul capitale investito.

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