La votazione favorevole in Senato Accademico della
bozza del nuovo statuto, ci lascia perplessi ed in parte sconcertati - queste
sono le dichiarazioni a caldo del Dip. Giovani IDV Umbria - sensazione dovuta
oltre all’approvazione in se e per se, alla scarsissima opposizione fatta dalla
componente studentesca in tale sede. Bisogna fare delle precisazioni: la nostra
profonda contrarietà a questo regolamento deriva dal fatto che gli organi ai
vertici dell’Ateneo saranno principalmente di nomina e che ancora una volta le
classi più deboli del tessuto universitario avranno una rappresentanza iniqua e
in nessun modo decisiva, eppure tali classi rappresentano la maggioranza dei
componenti dell’Ateneo. Ci riferiamo alla componente studentesca e a quella dei
ricercatori, messi ancora una volta da parte rispetto ai ruoli di controllo e
gestione del polo Universitario, per lasciare la strada spianata a quelli che
pretendono di controllare in maniera verticistica e senza un opposizione
sostanziale tutta l’università. Il nuovo regolamento, praticamente, mette nero
su bianco che sarà un oligarchia, composta da pochi fedelissimi, a tessere le
fila. La nostra posizione è perciò a fianco dei ricercatori, dei quali sposiamo
in toto le dichiarazioni di voto, e della stragrande maggioranza degli studenti
dell’ateneo contraria a questo statuto, che indubbiamente non gode di una
rappresentanza (eletta peraltro dal 20% degli aventi diritto al voto) degna di
tale nome. Siamo perciò costretti a prendere le distanze dalla componente
studentesca degli organismi d’ateneo e dai
sindacati, che ancora una volta hanno dimostrano la loro incapacità di
sganciarsi dalla lobby di potere che controlla l’Università.
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