Il
comportamento vergognoso tenuto ieri da pochi singoli rappresentanti degli
studenti della sinistra universitaria all’interno dell’assemblea indetta
dall’UDU,che speriamo si dissoci, non rende merito al valore del compito che un
sindacato studentesco di sinistra è chiamato a ricoprire. La rappresentanza in
democrazia comporta onori ed oneri, affermare che debbano essere gli studenti ad
incalzare i propri rappresentanti in un processo così cruciale come la modifica
dello statuto universitario è senza dubbio un travisamento se non un
ribaltamento del concetto di democrazia rappresentativa.
Compito
della rappresentanza sindacale è di mantenere una costante ed istantanea
informazione con la propria base di riferimento. Avere informati gli studenti e
le altre associazioni dell’ateneo solo dopo aver votato favorevolmente ad uno
statuto oggettivamente peggiorativo rispetto alla riforma Gelmini contestata
dagli stessi fino ad un attimo prima di sottoscriverne i medesimi contenuti è un
atteggiamento quanto meno singolare. Sarebbe stato auspicabile un processo
inverso a quello effettuato, ovvero promuovere tra gli studenti che con che loro
tasse e i loro consumi mantengono in vita l'università e molte attività
commerciali del centro storico, un referendum per sondare la loro opinione in
merito allo statuto.
Alla
luce di tutto ciò ci sentiamo in dovere di ribadire il nostro sostegno alle
associazioni Cultura e Conflitto e STEP che hanno espresso il loro dissenso sia
nel merito che nel metodo, ed alla rappresentanza dei ricercatori che hanno
votato coerentemente contro questo nuovo statuto ritrovandosi abbandonati dalla
rappresentanza studentesca.
GIOVANI
ITALIA DEI VALORI UMBRIA
GIOVANI
COMUNISTI PROVINCIA DI PERUGIA
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