Sabato 28 gennaio Luigi De Magistris ha convocato a Napoli il “Forum dei Comuni per i beni comuni”, l’assemblea costituente della rete degli amministratori locali per i beni comuni. Beni comuni intesi come patrimonio della collettività e che sono al tempo stesso fondamento irrinunciabile dei diritti e fulcro della democrazia partecipativa.
I 27 milioni di italiani hanno dato alla politica un mandato chiaro ed ineludibile: garantire la partecipazione dal basso alle decisioni e difendere la pubblicità dei beni e dei servizi comuni dalla speculazione del mercato. Da Napoli parte quindi il tentativo di catalizzare una azione di rinnovamento che vede al centro la cogente questione dell’acqua e del rispetto dei risultati referendari. I sindaci ed i comuni italiani non possono continuare a far finta di nulla e devono per primi farsi interpreti del volere popolare anche alla luce delle nuove forme organizzate di mobilitazione e della campagna di “obbedienza civile” promossa dal movimento e dalle associazioni. In Umbria è opportuno dare seguito alle determinazioni referendarie e le amministrazioni pubbliche, anche attraverso i propri rappresentanti anche nelle società partecipate, devono immediatamente presentare piani sostenibili di ripubblicizzazione del servizio idrico.
Diritti, Beni Comuni e Democrazia non possono continuare ad essere etichette propagandistiche né rimanere vuoti contenitori ideologici. Urge, senza ulteriori reticenze, giungere a determinazioni legislative che pongano, a tutti i livelli, la partecipazione dei cittadini al centro di un sistema nuovo disegnato per garantire i Diritti, salvaguardare i Beni e tutelare la Democrazia.
Claudio Santi – Dipartimento Ambiente Acqua Energia e Rifiuti - Idv Umbria
Matteo Minelli - Coordinatore regionale giovani Idv Umbria
Matteo Minelli - Coordinatore regionale giovani Idv Umbria
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